AUTORE
Sungjae Son
TITOLO DEL DISCO
«Near East Quartet»
ETICHETTA
ECM
Soffiano venti di novità intorno al Trentottesimo parallelo. È ormai un fatto che la Corea del Sud sia un Paese emergente dal punto di vista artistico e musicale. Un discorso, questo, che riguarda anche il jazz, come dimostrano le recenti prove discografiche di personaggi quali la cantante Youn Sun Nah, il bandleader Jungsu Choi e i Black String, di cui abbiamo parlato in diverse occasioni su queste pagine. Alla lista si aggiunge oggi una new entry: è il Near East Quartet di Sungjae Son. In pista da una decina d’anni e molto apprezzato sulla scena creativa tra Seul e dintorni, il gruppo fondato dal sassofonista e clarinettista basso arriva oggi all’esordio su ECM. E anche questo è un segno dei tempi. La proposta del quartetto, capace di disegnare paesaggi sonori meditativi e di straordinaria suggestione, è all’incrocio tra Oriente e Occidente. Tre dei sette brani in scaletta fanno parte infatti del patrimonio tradizionale coreano, la cosiddetta musica gugak; gli altri, invece, sono composizioni del leader, che ha ben metabolizzato la lezione di Ornette Coleman come pure quella di Tim Berne (si ascolti, per esempio, Jinyang). Ne emerge un sound in equilibrio instabile tra improvvisazione contemporanea, rock sperimentale (un ruolo chiave nella band tocca alla chitarra elettrica di Suwuk Chung, che svolge anche le funzioni di basso) e folk, efficacemente rappresentato dal canto femminile pansori di Yulhee Kim e dalle sue percussioni. A fare da collante tra Est e Ovest pensa soprattutto la giovane batterista Soojin Suh, studi a New York, notevolissima sensibilità timbrica e un modo di stare sul tempo che evoca l’universo poetico di Paul Motian.
Franchi
[da Musica Jazz, settembre 2018]
DISTRIBUTORE
Ducale
FORMAZIONE
Sungjae Son (ten., cl. b.), Suwuk Chung (chit.), Soojin Suh (batt.), Yulhee Kim (perc., voc.), Sori Choi (perc.).
DATA REGISTRAZIONE
Seul (Corea del Sud), 12-2016