AUTORE
Roberto Ottaviano Eternal Love
TITOLO DEL DISCO
«People»
ETICHETTA
Dodicilune
Non riusciamo ancora a capire fino in fondo cosa renda davvero speciale questo ultimo lavoro discografico del sassofonista barese. Sarà il titolo del disco, «People», sintetico, avvolgente, inclusivo? Oppure sarà il nome del gruppo, Eternal Love, che punta l’attenzione su termini come amore e spiritualità in tempi in cui lo spettro della guerra totale diventa sempre più incombente? Ma è lo stesso Ottaviano, nelle note di copertina, a chiarirci che siamo fuori strada: Eternal Love non è un’o[1]de all’amore in senso assoluto ma qualcosa di più profondo che ha a che vedere con il rispetto, con la ricerca di qualcosa in cui credere, con il rifiuto di sedersi sugli allori. La band, un quintetto molto affiatato, sta suonando molto in giro per l’Europa (i brani vengono per l’appunto da registrazioni dal vivo) e il titolo mette in evidenza l’idea del viaggio, dell’incontro, dell’ interazione con gli altri, linfa vitale per chiunque respiri e, a maggior ragione, faccia mu[1]sica su questa Terra. Perché il musicista respira emozioni ma soprattutto le vive: e cosa c’è di più emozionante del conoscere gente diversa, culture diverse, luoghi diversi? Certo, tutto vero, ma non possiamo ridurre tutto ad un titolo. Allora sarà merito della musica: questa sì davvero coinvolgente sia quando, in Mong’s Speakin’, il soprano e il clarinetto basso si alternano al sostegno del pianoforte, mentre contrabbasso e batteria si impegnano a tessere solide trame ritmiche – e già immaginiamo Mongezi Feza e i Blue Notes sorridere da qualche parte – sia quando il quintetto su Ohnedaruth, dopo l’introduzione della batteria, si lascia andare a un’ esplosione di energia di stampo coltraniano (e il titolo del brano è proprio il nome in sanscrito adottato da Coltrane), sia – ancora – quando il sassofonista, in un omaggio a Misha Mengelberg, Gare Guillemans, dal sapore modernamente rétro, si lascia andare a uno scat un po’ sbilenco (ma così fascinoso ed emotivo) che avrebbe fatto morire d’invidia Tom Waits ai tempi di «Blue Valentine». Ma anche la musica, coinvolgente, emozionante, suonata alla grande, non rende perfettamente ragione di quello che vogliamo esprimere. E allora è proprio tutta l’idea di Eternal Love ad aver centrato il suo obiettivo, quello di continuare a muoversi in una direzione che guarda in avanti, rispettando sì la grande tradizione dell’idioma afro-americano ma senza mai dare nulla per scontato. E se «People» è un oggetto prezioso da catalogare alla voce «grande musica», è di Roberto Ottaviano e di Eternal Love che continueremo a sentir parlare. Un disco assolutamente consigliato.
Gaeta
recensione pubblicata sul numero di febbraio 2024 della rivista Musica Jazz
DISTRIBUTORE
IRD
FORMAZIONE
Roberto Ottaviano (sop., voc.), Marco Colonna (cl. b.), Alexander Hawkins (p.), Giovanni Maier (cb.), Zeno De Rossi (batt.).
DATA REGISTRAZIONE
Tampere, Umeå, Lugano, Ginevra, Lubiana, Torino, Udine, 2022-2023.