AUTORE
Opus Trio
TITOLO DEL DISCO
«In Studio»
ETICHETTA
A.MA Records
Formatosi due anni fa nel corso di una tournée italiana, l’Opus Trio comincia a mettere radici con questo disco, del quale si impone subito il perfetto interplay fra i suoi tre membri. «In Studio» ha anche il merito di riportare in primo piano Ralph Moore, jazzista londinese di nascita ma domiciliato negli Usa da quando era ragazzo. Dopo aver suonato con una certa stabilità con Horace Silver, Freddie Hubbard, l’Eastern Rebellion di Cedar Walton, e dopo un’attività da leader, Moore aveva infatti diradato molto le sue apparizioni. Lo affiancano adesso uno stuzzicante batterista d’esperienza come l’americano Anthony Pinciotti (Randy Brecker, Pat Metheny, Joe Lovano, John Patitucci) e il contrabbassista pugliese Giuseppe Bassi, che nello stile e nel timbro sembra aver fatto tesoro dell’ascolto dei grandi strumentisti degli anni Cinquanta (per esempio, Wilbur Ware). Quanto a Moore, viene considerato un post-coltraniano pur avendo un sound più morbido del grande modello. Ed è un solista con una caratteristica principale: preferisce rimanere agganciato alla melodia per lavorandoci attorno. «In Studio» include varie situazioni. Quelle nelle quali il trio raggiunge l’intesa migliore è dove la regolarità del ritmo accosta la performance alla danza popolare, compreso il funk: come Raffaele dello stesso Moore e Fire Weaver di Roy Ayers. Ottima è anche la riproposizione di un modo classico di interpretare il blues (in Shoki Blues di Bassi) mentre Anthony’s Dilemma – anche questo firmato dal contrabbassista – è letteralmente trascinato da un indaffarato Pinciotti. Qualche piccola ripetitività non compromette la riuscita del disco, nel quale i tre musicisti riescono a ottenere il massimo da una sostanziale economia di mezzi.
Piacentino
pubblicata sul numero di ottobre 2023 di Musica Jazz
DISTRIBUTORE
amaedizioni.it
FORMAZIONE
Ralph Moore (ten.), Giuseppe Bassi (cb.), Anthony Pinciotti (batt.).
DATA REGISTRAZIONE
Carbonara di Bari, novembre 2022.