AUTORE
Joseph Branciforte & Theo Bleckmann
TITOLO DEL DISCO
«Lp 2»
ETICHETTA
Greyfade
Tastierista, compositore e tecnico del suono, Branciforte ha avviato l’impresa discografica chiamata Greyfade nel 2019 (esclusivamente vinile+download), esordendo con un disco intestato a sé stesso e a Bleckmann, programmaticamente austero sin dal titolo: «LP1». Quattro anni dopo la coppia firma la sesta uscita dell’etichetta, ritrovandosi nuovamente a esplorare i confini tra improvvisazione e composizione, tra musica eseguita dal vivo e musica prodotta in studio, e soprattutto tra i suoni generati dagli strumenti elettronici e quelli di natura umana. A differenza dell’album precedente, frutto di musica non premeditata e oggetto di una post-produzione essenziale, qui la coppia ha privilegiato un approccio più compositivo, e prova ne sia il ricorso alle sovraincisioni al fine di ridurre ancor più le linee di separazione tra libera improvvisazione e in qualche modo scrittura musicale. In particolare, il brano conclusivo, 9.23, evidenzia il lavoro di sovrapposizione progressiva dei suoni, aggiungendo un glockenspiel e un vibrafono, oltre alla voce elettronica del sintetizzatore e a quella a tratti aliena di Bleckmann, facendo sì che l’andamento risulti più strutturato. La voce del tedesco si aggira ovunque, spettrale, sognante, profonda, anche gutturale, cristallina, eterea, quasi ultraterrena. La padronanza del mezzo è da autentico virtuoso, ma lungi da Bleckmann il voler indulgere in autocompiacimenti. Qui tutto è essenziale, dosato alla perfezione e altrettanto dicasi per il lavoro strumentale di Branciforte, che sparge nuvole di suoni eterei e al tempo stesso consistenti, distinti e mescolati con le emissioni vocali del partner. Pulizia, geometria, cura dei dettagli, un’architettura minimalista presiede alla produzione di que[1]ste atmosfere sonore tutte sotto il segno dell’onirico, tra frammenti di melodie e brevi interludi elettronici più ispidi, attimi di vertigine in loop. Tra gli altri brani spiccano 11.15, sorta di ninna nanna lunare, o forse canto ammaliante di una sirena nata in un mare alieno (di suoni) e 1.13, elegante discesa in uno sogno luccicante e oscuro al tempo stesso con un impiego esemplare dei suoni elettronici, dapprima un bordone elementare in seguito impreziosito da grumi luminescenti e dalla grana cosmica della voce di Bleckmann. È il brano che apre l’album e segna anche una continuità con il precedente disco di cui era il soundcheck: una breve improvvisazione poi dimenticata e ora riconcepita in modo più artico[1]lato. Al minimalismo di fondo, senso dell’intero progetto Greyfade, si attiene, come nelle precedenti uscite, anche la copertina: con una grafica che pare un frammento dell’ultimo Beckett tradotto in immagine.
Fucile
recensione pubblicata sul numero di dicembre 2023 della rivista Musica Jazz
DISTRIBUTORE
greyfade-label. bandcamp.com
FORMAZIONE
Joseph Branciforte (sint., p. el., nastri, processing), Theo Bleckmann (voc., elettr.).
DATA REGISTRAZIONE
New York, 18 e 19-8-21, 17-2-23.