AUTORE
Francesco Zampini
TITOLO DEL DISCO
«Unknown Path»
ETICHETTA
Autoprodotto
L’opera seconda di Francesco Zampini, ventisettenne di Prato, sforna idee in abbondanza, a cominciare dalla formazione. Se è vero che i musicisti si sono ritrovati per la prima volta tutti insieme solo al momento di registrare, il risultato costituisce un’autentica sorpresa; il chitarrista, infatti, ha intuito quali fossero le persone più adatte al suo progetto e all’interplay. Del resto, Zampini deve avere alle spalle studi e frequentazioni giusti, il che gli permette di firmare con «Unknown Path» un disco di alto profilo, nel solco post-bop arricchito da una certa sofisticatezza armonica. Proprio la scrittura incide profondamente su questa musica: tutti i brani sono del leader, a parte Cyclic Episode di Sam Rivers, e molti di essi sanno ritrovare il gusto di uno swing frenetico e spigoloso allo stesso tempo (come, per intenderci, quello del quintetto di Miles Davis con Shorter e Hancock). Il russo Sipiagin – ormai americano di adozione – è abituato a questi contesti e quindi si trova molto a suo agio, sostenuto da una tecnica ferrea, a tratti debordante, sempre trascinante. Ma il disco deve molto anche alla brillantezza sprigionata da Torres, Scandroglio e Guerra sui tempi veloci, come pure ai climi sospesi da loro instaurati nei brani più introspettivi (come il notevole Whispers). Oltre che in veste di autore, Zampini è interessante come chitarrista. Prendiamo Dream Team: il suo assolo segue quello bruciante del trombettista, e lui sceglie la via per contrasto, ossia giocando tutto su un’improvvisazione «scura». Una conferma della sua intelligenza.
Piacentino
Pubblicata sul numero di gennaio 2021 di Musica Jazz
DISTRIBUTORE
iMusician
FORMAZIONE
Alex Sipiagin (tr.), Francesco Zampini (chit.), Xavi Torres (p.), Michelangelo Scandroglio (cb.), Bernardo Guerra (batt.).
DATA REGISTRAZIONE
Pisa, marzo 2019.