Doppio concerto alla Casa del Jazz di Roma: Nicola Guida e Hamid Drake

Venerdì 26 luglio importante doppio concerto per la rassegna New Waves.

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Importante appuntamento con la rassegna New Waves alla Casa del Jazz di Roma (viale di Porta Ardeatina, 55), con due generazioni a confronto: quella di Nicola Guida, pianista e producer di base a Londra, con il suo approccio unico al pianoforte fatto di jazz, cinematica, R&B, abstract hip-hop e arte del sampling che sarà affiancato dal songwriter, producer e attivista Khari Lucas in arte Contour, per la prima volta assoluta in Italia.
Gilles Peterson è uno dei maggiori sponsor di Nicola Guida: «Some really serious stuff going on in this music», che riesce a fondere diversi linguaggio musicali creando un percorso unico e affascinante. Il suo approccio decostruttivo al pianoforte combina Jazz, Cinematica, AltR&B e Hip-Hop astratto generando un paesaggio sonoro molto concettuale abitato da intuizioni mistiche. «Speleology», l’album con il quale ha esordito per la newyorkese Inner Circle Music (con i featuring di Greg Osby, Karnival Kid e Koralle), è concepito come l’esplorazione dei luoghi più reconditi al di sotto della superficie, in un rimando simbolico e ambiguo tra cavità naturali e interiorità. Nicola Guida è il vincitore del Peter Whittingham Jazz Award 2022 (UK), del Jazzfruit International Award 2019 (Prague – CZ) e del Best Soloist Award 2015 al Fara Jazz (ITA).  Nel 2018 è stato anche artista in residenza presso l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, selezionato tra i 20 artisti jazz emergenti più rilevanti del Paese.
Sul palco, con Nicola Guida e Contour, ci saranno: Immanuel Simeleane al basso e Jack Robson alla batteria e alla drum machine.

Nicola Guida
Foto di Karolina Wielocha

Il secondo set sarà appannaggio di uno dei Maestri del jazz contemporaneo: Hamid Drake con il travolgente progetto Turiya, honouring Alice Coltrane.
Un tributo alla grande Alice Coltrane, Arpista, compositrice, autrice di numerosi libri e ovviamente la moglie di John Coltrane. Tributo portato in scena da un leader di particolare pregio qual è Hamid Drake: un vero e proprio esempio di creatività al di fuori di ogni traccia mainstream.
Hamid Drake, dopo il fortunato incontro con Fred Anderson, collabora con Don Cherry, condividendo con questi il significato della spiritualità applicata alla musica e delle sue infinite possibilità di trasformazione ed evoluzione. Negli anni è stato inventivo supporto ritmico di lungimiranti artisti tra cui Borah Bergman e Peter Brotzmann, con il quale ha suonato in quartetto con William Parker e Toshinori Kondo, Marylin Crispell, Pierre Dørge, il pianista compositore norvegese Georg Gräwe, Herbie Hancock, Misha Mengelberg, Pharoah Sanders, Wayne Shorter, Malachi Thompson, David Murray, Archie Shepp, Bill Laswell, Gigi, Herbie Hancock, Nicole Mitchell, Michel Portal, solo per citarne alcuni.
Con Hamid Drake sul palco della Casa del Jazz ci saranno le eccellenze della musica creativa: Ndoh Ange (danza e spoken words), Thomas de Pourquery (alto sax, voce), Jan Bang (elettronica), Jamie Saft (pianoforte, tastiere), Pasquale Mirra (vibrafono), Brad Jones (contrabbasso).
Un  settetto che promette scintille e fiamme, sulla scorta della musica di una delle grandi compositrici del Novecento: Alice Coltrane.
Insomma, un doppio concerto da non perdere.
Alceste Ayroldi

 

 

 

 

 

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