AUTORE
Borderlands Trio
TITOLO DEL DISCO
«Rewilder»
ETICHETTA
Intakt
La terza uscita del trio Borderlands è un doppio cd che conferma in modo assoluto le coordinate espressive del gruppo, apprezzato abbastanza di recente anche in un breve tour italiano. Dunque un album caratterizzato dall’azione sinergica di tre musicisti che si dedicano, in modo paritario e spontaneo, alla creazione istantanea di una musica che vive di spunti fondati sul mutuo ascolto e sull’improvvisazione, anche se appare abbastanza evidente la presenza di canovacci predeterminati, che fungono da base per le conversazioni circolari dei tre. In particolare, si può segnalare come dato saliente quello di una costruzione musicale fondata su un accumulo progressivo e paziente di materiali, che si stratificano a mano a mano e procedono da condizioni di quiete, attraverso un progressivo inspessimento delle strutture e delle atmosfere, secondo un processo di gradazione ascendente. I tre, che sono musicisti di indiscussa maestria, dotati di assoluto controllo sui rispetti strumenti e proni all’idea di una conduzione che non risponde ad alcun criterio di gerarchia, riescono così a fondere, in un contesto convincente e sostenibile, i materiali più disparati, che comprendono il jazz, un certo sperimentalismo cameristico, spunti folkish (naturalmente di natura immaginaria, più che reale). Nella paziente edificazione sonora di cui dicevamo, anche l’elemento tempo assume naturalmente una precisa rilevanza, determinando durate dei brani piuttosto estese. In buona sostanza, quanto detto viene a coincidere con una estensione rinnovata dello stesso concetto di «interplay», solitamente abusato quando si tratta di ragionare sulle dinamiche di un trio con pianoforte. La democraticità degli assetti si realizza escludendo che vi sia un solo leader, poiché ciascuno dei tre lo è, nello stesso tempo, e ciascuno apporta alla musica un proprio preciso costrutto caratterizzante. Se a Crump (che è il fondatore del gruppo e idealmente il suo leader) può essere riconosciuta una funzione di guida intellettuale e di ispirazione per certe visioni/ ambizioni/astrazioni di «musica universale», ideali ma mai prive di robusto corpo, Davis si conferma uno dei più puri talenti pianistici di oggi, in ambito di musica creativa, ma capace anche di un solido (e talora robusto) radicamento jazzistico; McPherson è, infine, un batterista tellurico, con capacità di dominio strumentale mostruose e sensibilità adeguata per ogni possibile contesto espressivo. Da questa combinazione così azzeccata di personalità, poetiche e qualità tecnico-espressive discende un assoluto senso di libertà, che consente di affermare come, nel ripensamento ideale del «trio con pianoforte», poche entità possano eguagliare i tre. Disco assolutamente da ascoltare, che ripaga l’impegno richiesto e che, forse, si sarebbe giovato di una maggior concisione.
Sandro Cerini
DISTRIBUTORE
Goodfellas
FORMAZIONE
Kris Davis (p., p. preparato), Stephan Crump (cb.), Eric McPherson (batt.).
DATA REGISTRAZIONE
New York, 8 e 9-11-21.