AUTORE
Brian Jackson
TITOLO DEL DISCO
«Jazz is Dead Vol. 8»
ETICHETTA
Jazz is Dead
Vibrazioni ritmiche, groove, blackness, elettronica, oscure e sotterranee alchimie in cui vecchie e nuove suggestioni si abbracciano e si fondono. Due veterani dell’ambiente, un ex A Tribe Called Quest (Ali Shaheed Muhammad) e Adrian Younge, multistrumentista e brillante autore di colonne sonore hanno dato vita da tempo al progetto Jazz Is Dead, una serie di concerti che ospitarono una serie di leggende della musica nera e brasiliana e da cui sono stati tratti finora ben otto dischi. «Jazz Is Dead», recita lo slogan, quasi a voler provocatoriamente puntare il dito sull’assassino del jazz. Il colpevole è lo hip-hop? È stato lui a uccidere il jazz oppure lo sta rivitalizzando? Noi siamo per la seconda ipotesi. Comunque l’operazione è colta ma non originale e ricorda un po’ troppo il progetto Jazzmatazz con cui si fecero notare negli anni Novanta i Gang Starr. Questo disco era molto atteso anche perché Brian Jackson (il vecchio sodale di Gil Scott-Heron) non incideva da vent’anni. Suona più moderno di quello con Roy Ayers ma non ci troviamo niente di veramente nuovo. Diciamo che per adesso ci si può accontentare.
Gaeta
Pubblicata sul numero di ottobre 2021 di Musica Jazz
DISTRIBUTORE
jazzisdead.com
FORMAZIONE
Brian Jackson (fl., p.el., tast.), Adrian Younge, Ali Shaheed Muhammad (cl., chit., b. el., perc., elettr.), Malachi Morehead (batt.).
DATA REGISTRAZIONE
Los Angeles, 2020.