AUTORE
Marco Cerri Ciommei
TITOLO DEL DISCO
«Cronosisma»
ETICHETTA
HORA Records
Un disco di debutto (è il primo che il leader pubblica a nome proprio), per quattro musicisti che debuttanti non sono – e anzi si dimostrano portatori di una lucida maturità espressiva -, si carica di significati che, forse anche oltre l’intenzione, si fanno profonda riflessione sulle occasioni che la vita ci presenta, e sul tempo. L’argomento «tempo», in realtà, è scelto in modo esplicito, a partire dal titolo, che rimanda al romanzo omonimo di Kurt Vonnegut, nel quale l’universo si contrae e torna indietro di dieci anni, ma nessuno sa cogliere l’opportunità che ciò comporta e tutti tornano a compiere le stesse azioni, compresi gli errori. In questa circolarità un po’ circense è l’intera cifra espressiva della musica, che non casualmente trova un’altra fonte di ispirazione nell’Asa Nisi Masa di «8½» e di Fellini, che dà titolo al pezzo di apertura, enunciativo dell’opera intera, richiamando il rito della parola magica in alfabeto serpentino, un po’ misterioso e un po’ bislacco, che è nel film.
Un sentimento generale di realtà sospesa – tra il momento presente, lo scorrere inevitabile del tempo e il ricordo -, autobiografia e narrazione, impregna ogni momento del disco, nel quale la melodia è l’elemento portante (il «cibo della mamma» di cui parlava Peter Kowald, a cui non si può non tornare, ancora e ancora). Questa è la formula stessa della vita, delle cose che amiamo, anche se peggiori di noi: ci sono, si ripresentano e non fanno altro che tornare. Nelle note di presentazione il sassofonista ricorda come Gil Evans ritenesse di aver rinvenuto il segreto della giovinezza in una certa levità della memoria: «A poor memory means no chronic stress»: lasciar correre, come simbolica affermazione di perennità. Come una memoria lieve che aleggia sulle cose, la voce del sassofono si fa guida, nell’ascolto, per un percorso tanto intimo nel sentire, quanto comune, nell’afflato di un’accogliente umanità. La memoria, in questo percorso, è memoria che non ha bisogno di ricordare, perché non è soltanto individuale, ma collettiva, è pensiero, è, come la musica del disco, sceneggiatura del tempo. L’habitat sonoro è cameristico, ma non gli sono estranei né echi «popolari», né garbugli armonici, né l’improvvisazione, in un’esposizione sempre corale. Succede, a volte, che in un disco di esordio si concentri un simile grumo di urgenza espressiva da farne un’opera miliare. Altre volte, un tale esito può essere il risultato di fioriture artistiche tardive, che, proprio per questo, raccolgono il distillato di esperienze ed umori vitali. Nell’album abbiamo il privilegio non comune di poter raccogliere entrambe le cose e per questo ve lo consigliamo, come una delle cose italiane più sincere e belle dell’anno.
Sandro Cerini
DISTRIBUTORE
Goodfellas
horarecords.bandcamp.com
marcocerriciommei.bandcamp.com
FORMAZIONE
Marco Cerri Ciommei (alto), Luca Venitucci (p., melodica), Giacomo Ancillotto (chit.), Marco Zenini (cb.).
DATA REGISTRAZIONE
Roma, data non indicata.